kishio_suga_situations-pirelli-hangarbicocca

Come sopravvivere ad una mostra di arte contemporanea in 8 mosse: Situations, Kishio Suga

“Sono fuori dal giro da troppo tempo”

Queste le parole pronunciate da un mio caro amico due giovedì fa all’inaugurazione della mostra Situations presso il Pirelli HangarBicocca.
Il lavoro dell’artista Kishio Suga, esponente di spicco del Mono-ha, è, infatti, tutt’altro che un lavoro facile da interpretare. La retrospettiva si sviluppa attraverso ventitrè opere site specific nello spazio e nel tempo che stuzzicano la nostra mente allenandola a vedere gli oggetti secondo la situazione ed ad allontanarci dall’aspettativa che debbano invece assecondare un significato precostituito

Ma proviamo a procedere con ordine e vediamo quali possono essere due dritte per non lasciarsi spaventare e demotivare da una mostra come questa.

UNOConvincere un amico a venire con te. Non c’è nulla di meglio che visitare una mostra con un amico, specialmente una di arte contemporanea dove non sempre sarete cullati e isolati dalla melodica voce di una audioguida, ma più facilmente sarete portati a scontrarvi direttamente con le opere.
DUE Prendere un respiro profondo e scostare la pesante tenda nera sulla soglia.

kishio_suga_situations-pirelli-hangarbicocca
kishio_suga_Situations

TREDare un colpo d’occhio all’insieme delle opere esposte ed ascoltare le proprie emozioni. Prima di scoprire cosa vuole comunicare l’artista è sempre bene dare un’occhiata ingenua al suo lavoro. Finiremo così per sorprenderci di quanto vicino all’anima di un’opera concettuale possiamo arrivare anche solo con uno sguardo fugace.
QUATTRO – Ma solo il nostro sgurdo non basta mai quindi sarà necessario trovare una guida. L’Hangar ne mette a disposizione una cartacea che solitamente si può recuperare appena entrati sulla destra. Se così non fosse non occorre preoccuparsi perchè lo stesso materiale è reperibile in formato pdf sul sito della mostra.
CINQUEImparare a fare di questa guida un buon uso. Intendiamoci certamente l’arte di cui andiamo a fruire non è di immediata comprensione, quello che non ci aspettiamo è però che lo sia anche la sua guida. Per utilizzare al meglio quella di Situations, ad esempio, occorre controllare subito la piccola mappa presente in coda. Le opere, infatti, sono proposte al visitatore in un ordine che non combacia con quello proposto dalla narrazione della guida. Per assicurarsi di non leggere una descrizione per un’altra è meglio porre attenzione anche a questi particolari senza lasciarsi scoraggiare.
SEI – Non avere pregiudizi. Spesso l’arte contemporanea nella mente dei neofiti viene confinata ad un angolo buio della produzione artistica globale alla quale possono accedere solo dotti signori che vestono strano, bevono spritz e che dopo aver alzato un po’ troppo il gomito si mettono a filosofeggiare esponendo in mostra il loro stesso bicchiere vuoto. Proviamo ad essere come una tela bianca.
SETTEPer Situations tenere a portata di mano almeno due concetti: Connessione e tatto.

 

kishio_suga_condition-of-situated-units-ikyo
kishio_suga_condition of situated units

Una volta messo piede nelle ampie navate dell’Hangar troverete ad accogliervi numerosi fili ed intrecci, reali e concettuali. Ogni opera è prima di tutto in continua connessione con il luogo in cui è stata assemblata. Kishio Suga in molti dei suoi lavori qui esposti instaura un rapporto dialettico tra gli elementi architettonici dell’Hangar (ad esempio pavimento e pareti) mettendoli in discussione e finendo col trasformare uno spazio funzionale in spazio astratto. La constatazione che il luogo dell’esposizione è parte integrante del lavoro stesso è più evidente in opere come Infinite Situation III dove l’artista mette in discussione proprio le funzioni possibili di un elemento architettonico,

 

kishio_suga_infinite-situation-iii-door
kishio_suga_infinite situation III door

rispetto a Concealed and Enclosed Surroundings dove il dialogo con lo spazio è più sottile. In questo caso, infatti, ad incidere sull’opera è solo l’illuminazione la cui intensità rende più o meno trasparenti le pareti, cambiando notevolmente la percezione del materiale stesso nonchè di ciò che è contenuto all’interno dello spazio delimitato dalle pareti. Ma non solo architettura, connessione per Suga è anche combinazione di elementi naturali e industriali secondo il perfetto stile Mono-ha.

Ed è a questo punto che entra in scena il senso del tatto. L’indagine di Suga si concentra sulle potenzialità fisiche dei materiali più ordinari: legno, cera, zinco. Nei diversi accostamenti egli cerca di fare emergere attraverso il contrasto tattile le loro qualità e caratteristiche. Così in Law of Multitude la rigidità dei plinti e delle rocce si contrappone con la fluidità e la leggerezza del foglio di plastica.

kishio_suga_law-of-multitude-tabunritsu
kishio_suga_Law of Multitude

Il dialogo tra texture dei diversi oggetti è così forte e ben riuscito che bisogna contenersi dalla tentazione di toccare con mano. Così si prosegue un po’ amareggiati attraverso lavori che fanno della contrapposizione dei materiali un’enfatizzazione delle stesse caratteristiche fisiche, allenando i nostri occhi ad uno sguardo aptico.
OTTODivertirsi e rielaborare. Conclusa la mostra la cosa migliore da fare sarà fermarsi a bere un caffè o uno sprtiz assieme. A questo punto sarà obbligatorio confrontarsi sul lavoro dell’artista (se non lo si è già fatto durante la mostra), senza avere paura di dire ovvietà o stupidaggini, per poi finire a parlare di tutt’altro e lasciare che ciò che abbiamo esperito riemerga rielaborato dalla nostra anima quando meno ce lo aspettiamo.

Claire

KISHIO SUGA

SITUATIONS

30 SETTEMBRE 2016-29 GENNAIO 2017

a cura di Yuko Hasegawa e Vicente Todolì

SITO: http://www.hangarbicocca.org/

IMMAGINI

(Kishio Suga, Infinite Situation III (door),1970/2016 HangarBicocca,Milano)

(Kishio Suga,Law of Multitude (Tabunritsu),1975/2016,HangarBicocca,Milano.)

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*