Lucca Comics & Games: le ragioni del sì

Lucca Comics & Games: le ragioni del sì

di Gabriele Zaffarano

-Avvertenze- chi scrive questo articolo non è catalogabile come “nerd”: non leggo fumetti (sono un ex lettore incallito di Topolino e, più raramente, di Spider-man), né manga, non gioco (più) ai videogame, non sono un accanito giocatore di ruolo, non seguo quasi nessuna serie tv (altra doverosa eccezione: Doctor Who) e non guardo film fantasy o di supereroi (ultima eccezione: Star Wars).

Quest’anno il Lucca Comics & Games compie 50 anni e in occasione la manifestazione, approfittando del calendario favorevole (la festività di Ognissanti che cade di Martedì), prolunga la sua durata a cinque giorni, precisamente da Venerdì 28 Ottobre a Martedì 1 Novembre.

E’ la mia seconda partecipazione, dopo il 2014, a questa manifestazione e, approfittando anche io del ponte, vi prenderò parte per ben quattro giorni. Perché partecipare ad un evento prettamente nerd quando non si appartiene a tale categoria?

Andiamo con ordine: il nome “Lucca Comics & Games” è diventato ormai riduttivo rispetto alle miriadi di cose che si possono trovare all’interno di questo carosello che si sviluppa tra le mura (ma anche intorno) alla città di Lucca sotto forma di stand più o meno grandi, bancarelle ed esposizioni.

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Nella parte “Comics”, da tradizione, sono presenti i fumetti, a cui sono dedicati la maggior parte degli stand presenti in città. Si va dai classici Disney, ai supereroi Marvel & DC, ai sempreverdi Tex e Dylan Dog, agli albi umoristici di Zerocalcare e Leo Ortolani, fino al mondo orientale dei manga. Accanto ai più famosi distributori (vedi Panini) sono presenti gli stand dei fumetti usati in cui trovare quel numero di Daredevil originale uscito negli anni Sessanta oppure semplicemente risparmiare qualche euro (che non guasta mai dato che le attrazioni sono molte e si finisce per spendere più del preventivato). Oppure padiglioni di fumetti indipendenti (quest’anno alloggiati in una delle chiese della città) dove poter conoscere autori emergenti che approfittano di queste occasioni per farsi conoscere e far conoscere le proprie storie al pubblico, con edizioni dei loro albi spesso autoprodotti. Da bravo apprendista regista e sceneggiatore, sono sempre alla ricerca di nuove storie da poter plasmare in un cortometraggio, e poter scambiare due chiacchiere con disegnatori e scrittori che si mettono in gioco in prima persona è motivante e costruttivo.

A proposito di video, entrano di diritto nell’area Comics anche gli adattamenti cinematografici e le serie che spopolano in tv e sul web tenendo incollate milioni di persone, poiché il Lucca Comics & Games funge anche da cassa di risonanza per promozioni di film e telefilm (il nuovo “Animali Fantastici e dove trovarli” dell’universo di Harry Potter oppure l’amatissimo “The Walking Dead” di cui sta andando in onda la settima stagione). O in generale sfrutta la grande massa di fan che converge nella città toscana per pubblicizzare oggettistica del merchandising e memorabilia (file per fare la foto sul famoso trono di spade di “The Games of Thrones” o con la cabina blu chiamata T.A.R.D.I.S. di “Doctor Who”).

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Ai Games è dedicato principalmente il grosso padiglione installato appena fuori dalle mura della città. All’interno è possibile non solo provare i nuovi videogiochi presentati dalle case (colpisce l’attenzione il satirico “Call of Salveenee”, dedicato al noto leader politico) ma anche incontrare i creatori di giochi da tavolo che permettono di giocare intere partite in apposite postazioni.

Villa Bottini, all’interno delle mura sul lato opposto dello stand game, ospita invece la presentazione dell’atteso “Final Fantasy XV” (in uscita il prossimo 29 Novembre); il percorso all’interno della villa è guidato ad impressionare i visitatori con un video di trailer (che non ha nulla da invidiare ai cortometraggi professionali), dall’audio dell’orchestra che ha registrato la colonna sonora (nientemeno che agli studi di Abbey Road di Londra) e dalla possibilità di provare il gioco, ingannando l’attesa guardando il film di Final Fantasy. Infine nella zona dedicata all’Oriente è possibile provare i videogiochi giapponesi (spiccano Dragonball e OnePiece).

Alla gigantesca esposizione si affiancano eventi a tema: dalle finali italiane di League of Legend (a cui è dedicato un apposito padiglione con maxi-schermo sull’esterno) alle conferenze con personalità di spicco, tra cui citare i famosi Leo Ortolani (autore di Rat-man) e lo special guest Frank Miller (Batman, Elektra, Sin City, 300) intervenuto a presentare l’ultimo albo del giustiziere mascherato di Gotham City; personaggi che si sono poi concessi a sessioni di autografi con dediche.

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In definitiva, tornando alla domanda originaria, perché partecipare al Lucca Comics & Games se non si è nerd? La risposta che l’autore si sente di dare è: per l’atmosfera. Una moltitudine di cosplay (persone mascherate da personaggi di film o videogiochi, quest’anno dominato certamente dalla Harley Quinn di “Suicide Squad”) colorano le vie della città, spesso passando in veri e propri cortei (quando passa il corteo di Star Wars, al suono della celebre colonna sonora firmata dal maestro John Williams, una folata di emozione corre lungo la schiena) ed anche quando stanno mangiando o si stanno riposando sono sempre pronti ad imbracciare le armi giocattolo o issarsi su tacchi e trampoli per posare in foto ricordo. Le persone sono come sospese in una sorta di bolla, uno spazio inter-dimensionale ed inter-temporale in cui si è tutti amici, si può ridere ed abbracciarsi senza per forza conoscersi (molti passeggiano con il pittoresco cartello “free hugs”) e questo certamente contribuisce a far sentire tutti accomunati da un’essenza non descrivibile ma percepibile.

Concretizzando questo pensiero, è il riflettere su “voglio fare il cosplay anche io l’anno prossimo” mentre una musica malinconica accompagna il visitatore all’uscita del Lucca Comics & Games al rientro nella vita di tutti i giorni.

 

 

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