Video intervista a Niccolò Bodini della Scapigliatura: un Guccini norvegese

Video intervista a Niccolò Bodini della Scapigliatura: un Guccini norvegese

Era un sabato mattina fresco e soleggiato, di quelli in cui ti basta “per colazione una poesia”, come dice il testo della canzone Margherita. Mi sono trovata con il birba boss Alessandro Onorato a fare due chiacchiere con Niccolò Bodini: questo artista ha collaborato con Morgan, Lele Battista e Violante Placido e, insieme al fratello Jacopo Bodini, ha vinto la Targa Tenco come migliore opera prima. Il suo gruppo La scapigliatura porta in giro per l’Italia sonorità delicate e testi suggestivi. Poco dopo aver calcato il palco del Circolo Magnolia, Niccolò ha fatto un salto anche da noi Birbanti.

Appena arrivato, si è sfilato gli occhiali da sole e si è seduto accanto a noi con un sorriso energico che sembrava volesse dire: – Quando comincia la festa? -. Da uno che è stato paragonato a grandi cantautori italiani, a cui dichiaratamente si ispira, ci si aspettano pose da artista disincantato. Niente di più distante dalla realtà. Niccolò si è messo a parlarci della sua musica con un irrefrenabile entusiasmo, un gesticolare di mani e una risata esplosiva che ci hanno coinvolti immediatamente e ci hanno trascinato per le vie di discorsi densi di cultura, una cultura condivisa con generosità.

La Scapigliatura raccoglie decisamente l’eredità di Guccini, e non solo per la erre moscia di Niccolò. Vedi (o meglio senti) L’Antisociale. Ma la loro musica non è solo cantuautorato italiano: è una complessa stratificazione di suggestioni che emergono a poco a poco, a un orecchio attento. Niccolò ci ha parlato sognante di un viaggio in Norvegia che lo ha ispirato enormemente. Forse è questa la cosa che mi ha colpita di più: come Jacopo e Niccolò abbiano cercato di restituirci l’esperienza del camminare in mezzo al nulla, tra le montagne innevate che cadono a strapiombo nell’oceano, scrivendo canzoni come Neve a Settembre e L’Ultimo Metrò, in cui le parole avanzano lente in un ritmo dilatato.

La musica dei due fratelli di Cremona ci immerge anche in un’atmosfera calda e intima, quella della loro cameretta. La voce del pezzo Morbida è stata registrata proprio nella cameretta di Niccolò, la sera prima dell’esame di Diritto Commerciale. Quando Jacopo e Niccolò sono lontani (Jacopo studia in Francia) si trovano in uno spazio creativo tutto loro, attraverso le mura virtuali di Skype.

Niccolò ci ha raccontato molto altro: il punto di vista politico della sua musica, le donne, in particolare Le donne degli altri e la sua opinione su altri artisti…

Niccolò Bianchi ha ripreso la nostra intervista. Insomma, non vi resta che guardare il video:

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