Bizarre China

Bizarre China

Forse è superfluo dire che i cinesi sono personaggi curiosi. Ormai ci hanno abituati alle loro bizzarrie con le più mirabolanti stranezze. Ogni tanto arrivano qui in occidente notizie di intere città costruite in pochi giorni, repliche esatte di Venezia, alveari abitativi enormi. È ormai difficile quindi rimanere stupiti quando una di queste notizie ci raggiunge. Eppure, quando pochi giorni fa mi sono collegato ad uno dei siti di architettura che preferisco ho visto un articolo che mi ha decisamente lasciato a bocca aperta.

La vicenda è quella del professor Zhang Lin, professore di Pechino, che si è letteralmente autocostruito una montagna sul suo attico in città. E non si tratta di una casetta monofamiliare, ma di un grattacielo da 30 piani (che saranno a occhio e croce 100 metri). Questo luminare della contemporaneità ha fatto caricare pietra dopo pietra nell’arco di sei anni la sua personalissima montagna in città, corredata da giardino zen di pietre, treillage per le piante rampicanti, sentieri per le passeggiate e ogni lusso del caso.

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Il particolare trascurato in questo caso è il (insignificante) dettaglio della stabilità strutturale. Non essendo ovviamente progettato per un simile carico, il sistema strutturale dell’edificio ha accusato il colpo, creando crepe nei muri degli inquilini sottostanti e in alcuni casi addirittura la rottura di tubazioni, con conseguenti inondazioni di appartamenti.

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La municipalità di Pechino, diventato questo caso virale, ha disposto che il tutto fosse smantellato nel girodi 15 giorni. La vicenda però fa riflettere parecchio. Che posto è uno in cui una persona può accumulare una montagna in cima ad un grattacielo per sei anni e nessuno gli dice nulla fino a che il caso non ha raggiunto una rilevanza mediatica critica? Chiaramente un paradiso per gli architetti, che non si vedono costretti a passare da infinite approvazioni di innumerevoli enti per vedersi approvato un progetto all’apparenza insignificante. E devo dire che in tutta onestà a me personalissimamente non dispiacerebbe poi così tanto. Però ci vuole una regola, un pelino di controllo.

Rocky style villa on the roof of a tower block, Haidian, China - 12 Aug 2013

Giusto o sbagliato che sia comunque trovo che questa vicenda abbia del genio. La meraviglia di vedere in relazione due elementi così contrapposti: la montagna, roccaforte della natura, elemento inviolabile e riproducibile solo a costo di grande fatica, posta in cima ad un grattacielo, emblema della sfida dell’uomo alla natura. Il risultato è francamente una schifezza. Ma il concetto lo trovo delizioso.

 

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