Recensione: “Divorare il cielo” di Paolo Giordano

Recensione: “Divorare il cielo” di Paolo Giordano

Bern, insieme a Tommaso e Nicola, vive a Speziale, nella masseria dei genitori Cesare e Floriana, che educano tutti e tre con precetti pseudocattolici simili a quelli di qualche setta. Non sono tra loro fratelli, ma rispettivamente cugino e fratello adottivo di Nicola, il quale è invece figlio legittimo dei proprietari della masseria; nonostante ciò, si comportano come se tra loro ci fosse un legame di sangue ben più forte.

Un’estate, si aggiunge a loro Teresa, che trascorre le vacanze con il padre lì vicino nella casa della nonna. I quattro si incontrano in maniera così insolita che mai sembrerebbe vero che da quel momento, si troveranno a trascorrere tutte le vacanze estive insieme per molti anni, finché questo piccolo nucleo, con il tempo, non si amplierà.

Il titolo “Divorare il cielo” è un’espressione che si trova in “L’unico e la sua proprietà” di Max Stirner, libro preferito in assoluto da Bern. In questo racconto, vengono comunicati e trasmessi la forza e il coraggio di vivere abbracciando ogni novità, rompendo gli schemi e amando senza limiti. Sono proprio questi elementi a rendere il libro intriso di vita e, anche laddove sembra mancare, esce allo scoperto, attraverso le emozioni che i protagonisti esprimono in maniera sfacciata e intensa, quasi impietosa, al punto che al malcapitato (ma neanche troppo) lettore, in certi momenti, non resta che chiudere di scatto il libro per prendersi una pausa, fare un respiro profondo, probabilmente disperarsi perché non riesce a ritrovare il segno e ritornare a leggere.

Tutto questo carico di emozioni abbinato ad alcune esperienze dei protagonisti rendono il racconto quasi surreale e non credibile, col rischio che il lettore possa perdere interesse.

Quest’ultimo lavoro di Paolo Giordano si porta dietro non poche riflessioni, soprattutto sulla vita e sulle persone, entrambe da non dare per scontate. Infatti, pur conoscendo bene qualcuno, è probabile che non lo conosceremo mai veramente a fondo come qualcun altro; pur amando follemente e pienamente qualcuno, potrebbe non essere la persona giusta con cui realizzare qualcosa di concreto; pur avendo fiducia nei tuoi genitori, potrebbero anche loro voltarti le spalle perché in disaccordo con le tue scelte di vita e infine, pur non aspettandoti niente da qualcuno, quest’ultimo potrebbe essere la persona che ti darà più aiuto e supporto.
Non si vive mai abbastanza, ecco cosa vuole trasmettere “Divorare il cielo”.

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*